Naviga




Monitoraggio e valutazione Politica Agricola Comune (PAC)

immagine

La Politica Agricola Comune (PAC) dell'UE è una politica dinamica che, attraverso riforme successive, è stata adattata alle nuove sfide che si pongono all'agricoltura europea.
Tra le sfide figurano un uso più sostenibile delle risorse naturali, i cambiamenti climatici, la crescente concorrenza sui mercati globali e la necessità di mantenere aree rurali prospere in tutta l'UE.

La PAC deve continuare ad assicurare una produzione alimentare efficiente ed un approvvigionamento alimentare stabile, tenendo conto nel contempo della sicurezza degli alimenti,  dell'economia rurale, del benessere degli animali e delle problematiche sociali e ambientali.

La riforma della PAC

La nuova PAC copre il periodo compreso tra il 2014 e il 2020. Per la prima volta la riforma della PAC è stata adottata secondo la procedura legislativa ordinaria, in base alla quale il Consiglio co-legifera con il Parlamento europeo. L'adozione finale dei testi giuridici da parte del Consiglio ha avuto luogo il 16 dicembre 2013. La riforma è entrata in vigore nel gennaio 2014. Molte delle nuove norme si applicano tuttavia soltanto apartire dal 2015, per far sì che gli Stati membri abbiano tempo sufficiente per introdurre la nuova politica e informare e preparare gli agricoltori. La riforma si allinea perfettamente con i principi fondamentali della politica agricola comune. Questi continueranno a incentrarsi sull'obiettivo di fornire ai consumatori prodotti alimentari sicuri e di qualità elevata in quantità sufficiente ed a prezzi abbordabili nell'UE ed a livello mondiale. Nel contempo la riforma rispetta pienamente le norme UE in materia di benessere degli animali e di ambiente e garantisce agli agricoltori europei un equo tenore di vita.

La nuova PAC comprende:

> l'"ecosostenibilità" dei pagamenti per azienda, attraverso l'introduzione di pratiche agricole sane sotto il profilo ambientale, quali la diversificazione delle colture e mantenendo la ricchezza del paesaggio da un punto di vista ecologico ed una percentuale minima di terreni adibiti a pascolo permanente;

> una maggiore equità nella distribuzione del sostegno al fine di ridurre le differenze più marcate nei livelli di sostegno al reddito ricevuto dagli agricoltori in tutta l'UE e una riduzione dei pagamenti al di sopra di un certo importo per aziende agricole di maggiori dimensioni;

>un sostegno al reddito più miratoper gli agricoltori con maggiori difficoltà, in particolare i giovani agricoltori, per gli agricoltori che operano in settori a basso reddito e per quelli che vivono in zone soggette a vincoli naturali.

La struttura a pilastri della PAC è mantenuta. Il primo pilastro comprende il sostegno al reddito e le misure di gestione del mercato, mentre il secondo pilastro riguarda lo sviluppo rurale.

Nuovo bilancio della PAC

Il bilancio della PAC per il periodo 2014-2020 rappresenta il 38% circa del bilancio generale dell'UE. L'importo totale della spesa PAC per il periodo di 7 anni è pari a 408,31 miliardi di EURO.

Il bilancio annuale dovrebbe diminuire nel corso del periodo 2014-2020. In termini di impegni, il bilancio della PAC nel 2020 dovrebbe segnare una riduzione del 15% circa rispetto al 2013.

 
 
 

NEWS

 

DOCUMENTI

 
 

2016

torna all'inizio del contenuto