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Comunicati stampa

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Latte e carni: sei proposte dal vertice di Madrid in vista del consiglio Ue del 7 settembre
Martina: nuovo appuntamento in Italia il 24 ottobre
(28/08/2015)

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Maurizio Martina ha partecipato oggi a Madrid al vertice con i Ministri dell'Agricoltura di Spagna, Francia e Portogallo in vista del Consiglio europeo straordinario del 7 settembre a Bruxelles. Al centro dell'incontro i temi legati al settore lattiero-caseario e delle carni bovine e suine nell'Unione europea.

"Servono strumenti concreti e semplici di aiuto alle nostre imprese e agli allevatori - ha dichiarato il Ministro Martina a margine del vertice - in una situazione di mercato molto complessa. Il vertice di oggi è stato utile per individuare proposte comuni da presentare al Consiglio del 7 settembre. Un metodo di lavoro che proseguirà con un nuovo appuntamento in Italia fissato per il 24 ottobre per un ulteriore confronto del quartetto".

LE SEI PROPOSTE ALLA COMMISSIONE UE
Sono sei le proposte comuni emerse dal vertice e che saranno presentate alla Commissione europea:

- Miglioramento dei sistemi di tracciabilità ed etichettatura dell'origine del latte.

- Stoccaggio privato dei formaggi e delle carni, che è stato utile lo scorso anno come azione di contrasto all'embargo russo.

- Una misura straordinaria e limitata nel tempo di aumento del prezzo di intervento per il latte in polvere.

- Una campagna di promozione straordinaria sul latte e le carni suine sul mercato europeo e sui Paesi terzi per il rilancio dei consumi e il sostegno alle esportazioni. Le misure di promozione dovranno prevedere procedure flessibili e semplificate.

- Creazione di un Gruppo di alto livello europeo per analisi costante del mercato del latte europeo dopo la fine del regime delle quote.

-Sviluppo di piattaforme logistiche nei Paesi terzi, con un finanziamento ad hoc dalla Banca europea degli investimenti.

"Più in generale - ha concluso Martina - è necessario rivedere profondamente gli strumenti a disposizione degli Stati nella gestione delle crisi di mercato. Oggi non abbiamo mezzi all'altezza dell'esigenza delle nostre imprese e rischiamo di poter intervenire troppo tardi. Una discussione su questo punto non è più rinviabile e lo ribadiremo con forza anche alla Commissione Ue".

Ufficio Stampa

 
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