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Attività in Istituzioni UE

Il processo decisionale dell'Unione europea vede coinvolte in modo prioritario tre istituzioni: Parlamento europeo, Consiglio e Commissione.

A quest'ultima spetta il potere di iniziativa: nell'ambito della procedura legislativa ordinaria che si applica al settore agricolo, infatti, compete ad essa la predisposizione delle proposte legislative che saranno successivamente discusse da Parlamento europeo e Consiglio per l'adozione definitiva dell'atto.

Spetta poi alla Commissione l'emanazione di ulteriori provvedimenti vincolanti ma non legislativi, quali gli atti delegati, adottati sotto la supervisione di Parlamento europeo e Consiglio, e quelli di esecuzione, che sono invece sottoposti al controllo degli Stati membri.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali partecipa al processo decisionale europeo in diversi momenti.

Delegati ministeriali rappresentano il nostro Paese nelle riunioni dei comitati presieduti dalla Commissione, nel corso dei quali sono discussi e sottoposti a votazione i provvedimenti di esecuzione.

Rappresentanti del Ministero partecipano poi ai gruppi di lavoro del Consiglio, organi tecnici preparatori del medesimo. A livello intermedio tra i suddetti gruppi di lavoro ed il Consiglio Agricoltura e Pesca si pone il Comitato Speciale Agricoltura (CSA), cui spetta il successivo esame e l'inoltro dello schema di provvedimento al tavolo politico. Attualmente l'incarico di portaparola del nostro Paese al CSA è ricoperto dal Direttore Generale delle politiche internazionali e dell'Unione europea: in tale veste accompagna il Ministro alle riunioni del Consiglio Agricoltura e Pesca.

Considerata l'importanza assunta con l'estensione della procedura legislativa ordinaria al comparto agricolo, il Ministero monitora inoltre costantemente i lavori del Parlamento europeo.

 

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