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Introduzione e normativa settore apistico

La sez. VI (artt. 105-110) del regolamento (CE) n. 22 ottobre 2007, n. 1234/2007 del Consiglio contiene disposizioni speciali relative al settore dell'apicoltura ed in particolare prevede un contributo finanziario dell'UE per l'applicazione di talune azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura.
A tal riguardo, il predetto regolamento prevede che ogni tre anni gli Stati Membri possano predisporre un programma nazionale incentrato su una o più azioni scelte tra quelle indicate nel regolamento 1234/2007 sotto riportate:

a)  assistenza tecnica ad apicoltori ed a loro associazioni;
b)  lotta contro la varroasi;
c)  razionalizzazione della transumanza;
d)  misure di sostegno ai laboratori di analisi delle caratteristiche fisico-chimiche del miele;
e)  misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico;
f)  collaborazione con organismi specializzati nella ricerca applicata nel settore apistico.
 

Le disposizioni applicative del menzionato regolamento n. 1234/2007 sono state previste dal Reg. (CE) n. 917/2004 e successive modifiche e, limitatamente all'Italia, dal DM 23 gennaio 2006, pubblicato sulla GURI n. 60, del 13 marzo 2006.

La dotazione finanziaria a disposizione del nostro Paese si aggira intorno ai 6 milioni di euro/anno, comprensivi del contributo della UE, derivante dall'assegnazione che la Commissione UE opera in base al numero di alveari denunciati dalle autorità di ogni SM. Di conseguenza i Paesi che comunicano una maggiore popolazione apistica ricevono in proporzione una maggior importo finanziario.
Attualmente il nostro Paese si colloca, in una ipotetica classifica europea, subito dietro Spagna, Grecia e Francia con circa 1.300.000 alveari. Qualora una buona parte degli alveari italiani dovesse sfuggire al censimento  che è effettuato tramite autodenuncia , si perdono dei fondi europei che, diversamente, potrebbero andare a beneficio del settore.

I programmi apistici italiani sono costituiti da tanti sottoprogrammi elaborati da tutte le Regioni e Province autonome e dai Ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e della Giustizia (che organizza corsi presso alcune case circondariali). Attualmente è in fase di conclusione il programma 2011-2013 mentre il successivo, relativo al periodo 2014-2016, è stato presentato all'Esecutivo dell'UE il 15 aprile 2013 e si prevede che nel mese di luglio p.v. si conoscerà l'entità del finanziamento assegnato.
Dopodiché gli Enti regionali emetteranno dei bandi di partecipazione ai quali gli apicoltori, in regola con le denunce del patrimonio apistico, potranno accedere per ottenere i benefici del contributo per l'effettuazione delle azioni a partire dal prossimo mese di settembre.

 
 
 
 
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