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Fondo Europeo per la Pesca (FEP)

Entrato ufficialmente in vigore il 4 settembre 2006 (Regolamento del Consiglio CE n. 1198/2006, pubblicato su GU L 223/1 del 15.08.2006), il Fondo Europeo per la Pesca (FEP) è il nuovo strumento finanziario dell'Unione Europea (UE) valido per il periodo 1° gennaio 2007-31 dicembre 2013.

Il FEP ha l'obiettivo generale di garantire, nei 27 Paesi Membri della UE, la sostenibilità economica, ambientale e sociale del settore pesca e acquacoltura, al fine di ridurre lo sforzo di pesca e proteggere l'ambiente marino.

Nel nostro Paese, il compito di applicare l'obiettivo generale alla situazione italiana è stato assunto dalla Direzione Generale della pesca marittima e dell'acquacoltura del MIPAAF che, con la collaborazione di tutti gli organismi interessati (a cominciare dalle Regioni), ha messo a punto il Programma Operativo FEP (PO FEP) per il settore pesca e acquacoltura in Italia, approvato dalla Commissione Europea il 19 dicembre 2007.

Il Programma Operativo FEP (PO FEP) "traduce" l'obiettivo generale del FEP in tre obiettivi globali, che tengono conto anche dei risultati del precedente Programma SFOP (2000-2006):
1) il miglioramento del livello di conservazione delle risorse e dell'ambiente, in particolare attraverso il contenimento dello sforzo di pesca;
2)la riduzione del relativo impatto socio-economico;
3) il rafforzamento della competitività del settore.

Ciascun obiettivo globale è declinato in una serie di obiettivi specifici:
miglioramento del livello di conservazione delle risorse e dell'ambiente: adeguamento della flotta; miglioramento delle strutture produttive in mare; miglioramento della governance del sistema pesca attraverso la partecipazione attiva degli operatori; promozione del modello organizzativo dello sfruttamento sostenibile della fascia costiera, con la predisposizione e attuazione di piani di gestione delle risorse biologiche;
riduzione del relativo impatto socio-economico: migliorare e sviluppare le competenze professionali dei pescatori; favorire la riconversione dei pescatori verso attività produttive esterne al settore e la diversificazione delle attività di pesca;
rafforzamento della competitività del settore pesca e acquacoltura: garantire adeguato sostegno alla modernizzazione e ristrutturazione dell'industria di trasformazione; sviluppare un'acquacoltura sempre più orientata a criteri di sostenibilità e salubrità delle produzioni; sviluppare servizi a sostegno dell'industria della pesca; sostenere l'attuazione del PO, demandata agli organismi pubblici nazionali e locali.

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