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Presentazione tabacco

Il tabacco

Dall'altopiano centroamericano e dal Messico meridionale, a partire dal XVI secolo, la pianta del tabacco si è diffusa rapidamente in tutto il mondo, differenziandosi in moltissime varietà, grazie alla sua alta adattabilità a differenti ambienti. Delle specie originarie, la Nicotiana tabacum è diventata la predominante.

La pianta del tabacco, il cui centro di origine è stato situato dai genetisti nelle Ande Peruviane-Ecuadoriane, appartiene alla famiglia delle Solanacee, comprendente circa 2.000 specie, tra le quali molte utilizzate nell'alimentazione (pomodoro, melanzana, patata, peperone), in medicina (belladonna, giusquiamo, stramonio) e a scopo ornamentale (petunia). Le stime sulla datazione della sua prima coltivazione oscillano tra il 5.000 e il 3.000 a.C.

È un'erba annuale o talvolta poliennale, con fusto eretto, alta 1-3 metri. Le foglie contengono sostanze che determinano l'aroma e il gusto del fumo dei prodotti del tabacco. Il contenuto del principale alcaloide, la nicotina, varia normalmente tra lo 0,2 e il 5% del peso secco, ma in alcune varietà raggiunge l'8%.

I tabacchi coltivati nell'Unione europea appartengono tutti alla specie Nicotiana tabacum L.. Le varietà di tabacco si differenziano in funzione del processo di cura, durante il quale le foglie di tabacco greggio vengono essiccate, perdono il loro colore verde e assumono un colore variante dal giallo al rosso-bruno o nero-bruno, secondo il metodo di cura.

Le foglie di tabacco, dopo la cura, vengono sottoposte alla prima trasformazione, una serie di processi di carattere fisico durante i quali le foglie vengono selezionate in base alle caratteristiche morfologiche (cernita), reidratate, eliminate le costole e le principali nervature (battitura), e quindi le lamine fogliari vengono ridotte in frammenti (strips) che vengono stabilizzati per la conservazione e avviati alla manifattura.

Per la manifattura delle sigarette si utilizzano: per le sigarette di gusto inglese (English blend) miscele di tabacchi delle varietà flue-cured (essiccate in forni), come il Virginia-Bright al quale, per le sigarette di gusto americano (American blend), si miscelano tabacchi delle varietà light air-cured (curate all'aria - chiare), come il Burley e i tabacchi Orientali o sun-cured (curati al sole). Le varietà flue-cured sono utilizzate anche per la produzione di tabacco per narghilè (shisha).

Per la manifattura dei sigari si utilizzano invece le varietà dark air-cured (curate all'aria - scure) cui appartengono i tabacchi Scuri come il Nostrano del Brenta, Havanna o Badischer Geudertimer e le varietà fire-cured (curate al fuoco) come il Kentucky che, sottoposto a fermentazione, viene utilizzato per la fabbricazione del Sigaro Toscano®.

Il consumo dei tabacchi trinciati da pipa, e ancora dei più di tabacchi da fiuto, rappresenta oggi un mercato di nicchia, per la loro fabbricazione vengono utilizzate miscele di tabacchi di tutte le varietà, sottoposte talvolta a particolari trattamenti di rifermentazione (Cavendish).

La produzione agricola di tabacco in foglie nell'Unione Europea è molto diminuita negli ultimi anni, dopo la completa eliminazione degli aiuti accoppiati (raccolto 2010) e si attesta oggi intorno a 180.000 ton (raccolto 2016) con prevalenza delle varietà flue-cured (67%), seguite dalle varietà Orientali (16%), ligh air-cured (16%), dark air-cured (2%) e fire-cured (1%).

La produzione mondiale di tabacco in foglie è oggi di circa 4.900.000 ton, di cui oltre il 45% è prodotto in Cina prevalentemente per consumo interno, il principale esportatore mondiale è il Brasile, seguito a distanza da USA, India, Zimbabwe e Malawi.

Il tabacco greggio prodotto nella Ue rappresenta circa il 3,7% della produzione mondiale complessiva e il 7,5% del commercio mondiale.
 
L'Italia è il primo produttore di tabacco greggio dell'Unione europea, con una quota del 27% e volumi complessivi intorno a 50.000 ton; anche se la tabacchicoltura è diffusa oggi in 9 regioni, dal nord al sud della penisola, il 97% del tabacco viene coltivato in sole 4 regioni; la Campania, l'Umbria, il Veneto e la Toscana, in Italia vengono coltivate tutte le varietà di tabacco, ad eccezione dei tabacchi Orientali, prodotti solo in Grecia e Bulgaria.

Gli altri Paesi produttori Ue, in base ai volumi, sono: Spagna, Polonia e Grecia (tutti tra il 15% e il 16%), Bulgaria (9%), seguiti da Croazia, Francia, Germania e Ungheria (tutti tra il 3% e il 5%), produzioni minori sono registrate in Romania e in Belgio.







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