Salame Piacentino DOP*


Il prodotto
Il Salame Piacentino DOP è un
prodotto di salumeria, insaccato, a grana grossa, ottenuto dalle parti magre e
grasse di suini appartenenti alle razze Large White e Landrace
Italiana, Duroc o ad altre razze compatibili con il suino pesante
italiano. La zona di produzione ricade all'interno della provincia di Piacenza,
nella regione Emilia-Romagna e interessa i territori posti fino a 900 metri
s.l.m. I suini utilizzati per la produzione devono essere nati, allevati e
macellati nelle regioni Lombardia ed Emilia-Romagna.
Metodo di produzione
Da Disciplinare, la selezione
delle carni che compongono il Salame Piacentino DOP prevede che la percentuale
di grasso utilizzabile vada dal 10 al 30% in funzione della parte magra
utilizzata. Per la parte magra sono esclusi i tagli di carne provenienti dallo
spolpo di testa, mentre per la parte grassa possono essere utilizzati lardo,
gola e parti di pancetta prive di grasso molle. Il processo di lavorazione si
effettua in quattro fasi, inizialmente vengono tritate e unite insieme sia le
parti magre che quelle grasse, utilizzando una macinatura piuttosto grossa nel
pieno rispetto della tradizione. Segue poi l'impastamento, durante il quale
sono aggiunti il sale, le spezie, infuso di aglio e vino. L'impasto ottenuto
viene quindi insaccato in un budello naturale di suino, legato e messo ad
asciugare in appositi locali per circa una settimana. Segue infine il periodo
di stagionatura che dura almeno 45 giorni.
Aspetto e sapore
Questo salame ha la classica
forma cilindrica e il suo peso può variare da 400 gr a 1Kg. Nella parte magra,
di colore rosso brillante, sono distinguibili e ben distribuiti i lardelli di
grasso di un colore bianco rosato, tipici di questo salame a grana grossa. Il
profumo è caratterizzato da un delicato aroma di carne stagionata, accompagnato
da un leggero sentore di spezie. Al palato è morbido, ma compatto, dolce e
sapido al tempo stesso, con un aroma delicato di prodotto stagionato. Ottimo
come antipasto, accostato al tradizionale "gnocco fritto" o ai fichi.
Storia
Risalgono a un millennio prima
dell'era cristiana le prime tracce di allevamenti di maiali nella zona di
produzione del Salame Piacentino DOP. Nel primo Medioevo a Piacenza per
macellare i suini serviva addirittura la presenza del notaio per certificare che
il maiale non pesasse meno di 250 kg. Le carni suine lavorate nella provincia
piacentina erano molto apprezzate anche a Milano e in Lombardia. Le prime
documentazioni che rilevano la distinzione dei salumi piacentini da quelli
provenienti da altre località sono dell'inizio del XV secolo. A inizio
Settecento, i salumi piacentini erano consumati e stimati anche in Francia e
Spagna per merito del diplomatico cardinale Giulio Alberoni che, donando salumi
e formaggi, facilitava la risoluzione di problemi organizzativi e politici.
L'intervista a un rappresentante del Consorzio
Consigli utili
Il Salame
Piacentino DOP può essere conservato al meglio togliendo il budello esterno per
poi avvolgerlo in un canovaccio leggermente umido. Si consiglia di mantenerlo
in frigorifero per un massimo di 15 giorni. Il taglio del Salame deve essere
fatto preferibilmente in obliquo, con il coltello quando è ancora freddo per
ottenere una fetta compatta. La temperatura migliore per consumarlo è quando
raggiunge i 10 °C. Relativamente agli aspetti nutrizionali, i salumi sono
inseriti nel gruppo degli alimenti "voluttuari", ossia quegli alimenti che
possiamo consumare per il piacere di farlo e non per una specifica necessità.
Essi contengono molti nutrienti, tra cui proteine di alta qualità, vitamine del
gruppo B, ferro e zinco e tuttavia devono essere assunti con equilibrio. La
raccomandazione è di consumarne occasionalmente fino a 50 g, corrispondenti a
circa 5-6 fette di dimensione media del Salame Piacentino DOP (Indicazioni CREA
su porzioni LARN).