Coppa Piacentina DOP*


Il prodotto
La Coppa Piacentina DOP è un prodotto di
salumeria insaccato e stagionato, ottenuto dai muscoli del collo - da cui il
nome "coppa" - di suini appartenenti alle razze Large White, Landrace
Italiana e Duroc. La zona di produzione ricade nei territori posti
fino a 900 metri s.l.m. della provincia di Piacenza, nella regione Emilia-
Romagna. I suini utilizzati per la produzione devono essere nati, allevati e
macellati nelle regioni Lombardia ed Emilia-Romagna.
Metodo di produzione
La Coppa Piacentina DOP è
ricavata dai muscoli cervicali, perfettamente dissanguati, della regione
superiore dei suini. Il Disciplinare di produzione stabilisce che i tagli
adatti alla produzione devono essere scelti subito dopo la macellazione e che
il trasporto allo stabilimento di trasformazione deve avvenire entro le 72 ore
successive, con mezzi refrigeranti, per poi procedere con la rifilatura delle
carni. Il taglio ottenuto viene massaggiato con una miscela di sale e spezie
durante la fase della salagione a secco e quindi viene riposto in un ambiente
freddo per almeno sette giorni. Il prodotto viene poi avvolto con il diaframma
parietale suino, legato con lo spago e messo ad asciugare all'interno di
appositi essiccatoi a temperatura variabile tra 15 e 25 °C. Infine, si passa
alla fase di stagionatura, che avviene in ambienti con temperatura compresa tra
10 e 20 °C e una umidità relativa tra il 70 e il 90%. La stagionatura si
protrae per un periodo minimo di 6 mesi dalla salatura e deve comprendere anche
determinati periodi in locali seminterrati.
Aspetto e sapore
La Coppa Piacentina DOP è
commercializzata sfusa, confezionata sottovuoto, intera, in tranci, ovvero può
anche essere affettata direttamente in gastronomia. Intera è di forma
cilindrica e leggermente allungata. Al taglio la fetta si presenta compatta e omogenea.
Di colore rosa nelle parti magre, inframmezzata di bianco rosato della
marezzatura. Si consuma preferibilmente tagliata a fette sottili e il modo più
semplice di assaporarla è accompagnandola al pane. La sua caratteristica
peculiare è la "dolcezza" data dalla percentuale di sale limitata e l'uso molto
calibrato delle spezie che non sovrastano il "profumo" del salume stagionato.
Storia
Nell'Abbazia di San Colombano a
Bobbio, in un mosaico del XII secolo è raffigurato il sacro rito della
macellazione del maiale e un'analoga raffigurazione è custodita nella cripta
della chiesa di San Savino a Piacenza. All'inizio del XV secolo, i negozianti
di Milano e della Lombardia già distinguevano i salumi piacentini da quelli
provenienti da altre località della pianura padana qualificandoli come roba
de Piaseinsa. Nei primi decenni del Settecento, i salumi piacentini
riuscirono a farsi apprezzare anche in Francia e in Spagna per merito del
cardinale piacentino Giulio Alberoni.
L'intervista a un rappresentante del Consorzio
Consigli utili
Per mantenere la
morbidezza di questo prodotto si consiglia di avvolgere la Coppa per qualche
ora, prima di consumarla, in un canovaccio inumidito. Va tenuto presente,
inoltre, che per gustare appieno questo prodotto deve essere affettato e
servito a temperatura ambiente. Il consiglio è sempre quello di acquistarne la
quantità prevista per essere utilizzata il giorno stesso. Se si dispone di un
pezzo intero di Coppa, una volta tagliata, si conserva invece in frigorifero.
Relativamente agli aspetti nutrizionali, i salumi sono inseriti nel gruppo
degli alimenti "voluttuari", ossia quegli alimenti che possiamo consumare per
il piacere di farlo e non per una specifica necessità. La raccomandazione è di
consumarne occasionalmente fino a 50 g, corrispondenti a circa 5-6 fette
sottili (Indicazioni CREA su porzioni LARN).