Pancetta di Calabria DOP*


Il prodotto
La Pancetta di Calabria DOP è un
prodotto di salumeria, salato e stagionato, ottenuto dal sottocostato di suini
appartenenti alle razze tradizionali di taglia grande, quali la Calabrese o
la Large White e la Landrace Italiana. La zona di produzione di
questo salume comprende l'intero territorio della regione Calabria. I suini
utilizzati per la produzione devono essere nati nelle regioni Calabria,
Basilicata, Sicilia, Puglia e Campania e allevati nella regione Calabria dall'età
massima di quattro mesi, quindi macellati e lavorati in Calabria.
Metodo di produzione
Il Disciplinare di produzione prevede che la
Pancetta di Calabria DOP deve essere tagliata a forma rettangolare e deve avere
uno spessore compreso tra 3 e 5 cm. La cotenna del maiale deve inoltre essere
mantenuta. Selezionato e rifilato il pezzo di carne, si prosegue con la sua
salagione, che avviene a secco e ha una durata variabile di 4-11 giorni. La
pancetta viene poi lavata con acqua e bagnata con aceto di vino. La parte
superficiale può essere ricoperta con polvere di peperoncino, per la cosiddetta
"impepatura". La Pancetta di Calabria DOP deve stagionare per un periodo non
inferiore a 30 giorni, in locali con umidità e temperatura controllate.
Aspetto e sapore
La Pancetta di Calabria DOP,
intera, si presenta con una superficie di colore rosso, dovuta alla presenza
del peperoncino e all'interno ha tonalità rosate che si alternano a parti
grasse e magre. Ha un profumo intenso, gusto sapido, delicatamente dolce, aromatico
e talvolta pungente. Questo salume può essere consumato crudo a fette sottili,
oppure cotto e, rispettando la tradizione gastronomica calabrese, accompagnato
al classico pane salato locale cotto nel forno a legna. La Pancetta di Calabria
DOP risulta molto apprezzata in molteplici ricette della tradizione regionale.
Storia
Sembrerebbe che le origini della
lavorazione della carne di suino in Calabria siano molto antiche e risalgano ai
tempi della colonizzazione greca delle coste joniche. Le prime fonti certe
appartengono ad epoche successive. Una testimonianza scritta del 1691, Della
Calabria Illustrata di Padre Giovanni Fiore da Cropani fa riferimento alle
carni salate trasformate "in Lardi, in Salsicci, in Suppressate, e
somiglianti". Un'altra documentazione scritta è costituita dalla Statistica
Murattiana (1806-1815), che racconta la "preferenza delle carni porcine
salate, che si lavorano in entrambe le Calabrie", come ulteriore riprova
dell'antica tradizione della lavorazione del maiale in Calabria.
L'intervista a un rappresentante del Consorzio
Consigli utili
In commercio la Pancetta di Calabria DOP è
venduta intera, a tranci o affettata, confezionata sottovuoto. Si conserva in
locali freschi e asciutti e, una volta affettata, nella parte meno fredda del
frigorifero avvolta in carta per alimenti o in un panno. È sempre preferibile
affettare la pancetta poco prima di utilizzarla. A meno che non si disponga di
porzioni intere, l'ottimale è sempre consumare il prodotto il giorno stesso
dell'acquisto e per tale ragione si raccomanda di comprarlo nelle quantità necessarie.
Relativamente agli aspetti nutrizionali, anche questo salume è nel gruppo degli
alimenti "voluttuari", ossia quegli alimenti che possiamo consumare per il
piacere di farlo e non per una specifica necessità. Essi contengono molti
nutrienti, tra cui proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B, ferro e
zinco e tuttavia devono essere assunti con equilibrio. La raccomandazione è di
consumarne occasionalmente fino a 50 g (Indicazioni CREA su porzioni LARN).