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Procedure per l'accesso al "Fondo per l'avvio di opere indifferibili" (DPCM 28 luglio 2022)

L'articolo 26, comma 7, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 ha istituito il "Fondo per l'avvio di opere indifferibili", gestito dal Ministero dell'economia e delle finanze, con una dotazione complessiva di 7.500 milioni di euro.
Lo scopo del fondo è di fronteggiare i maggiori costi derivanti esclusivamente dall'aggiornamento dei prezzari utilizzati nelle procedure di affidamento di opere pubbliche finanziate con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza o rientranti in altre categorie di interventi indicati nel DPCM 28 luglio 2022, di cui di seguito.

Le opere pubbliche interessate sono quelle per cui le procedure di affidamento siano state avviate successivamente al 18 maggio 2022 e fino al 31 dicembre 2022. 
Il DPCM 28 luglio 2022 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 213 del 12 settembre 2022) ha definito le procedure per l'accesso al Fondo da parte delle Amministrazioni statali istanti. 
Come innanzi richiamato, per l'accesso al Fondo, le opere devono presentare un fabbisogno finanziario esclusivamente determinato a seguito dall'aggiornamento dei prezzari ai sensi dei commi 2 e 3 del menzionato articolo 26 del DL Aiuti. 
La procedura prevede la presentazione di un'apposita istanza al Ministero dell'economia e delle finanze, a cura dell'Amministrazione centrale titolare responsabile dell'investimento, sulla base delle richieste pervenute dai Soggetti attuatori che ricadano nelle casistiche di cui sopra.
Il MIPAAF ha provveduto con nota prot. 458828 del 23 settembre 2022 (e integrazione prot. 461127 di pari data) ad informare i Soggetti attuatori potenzialmente interessati, richiedendo la produzione della documentazione di cui al DPCM.

In questa pagina sono disponibili per la consultazione:
- la Circolare MEF-RGS n. 31 del 21 settembre 2022, avente ad oggetto le modalità di accesso al Fondo per l'avvio di opere indifferibili;
- le istruzioni operative per la presentazione delle istanze d'accesso al Fondo per l'avvio di opere indifferibili;
- la guida utente relativa al sistema ReGiS per l'accesso al Fondo per l'avvio di opere indifferibili.

Si precisa che la gestione delle utenze ReGIS, anche dei consorzi ed enti irrigui istanti, è centralizzata presso il Mipaaf, unico soggetto abilitato a richiedere le abilitazioni anche per i soggetti attuatori, sulla base dei dati che gli stessi hanno fornito compilando la scheda di risposta alle note del 23 settembre scorso. Pertanto, i consorzi istanti saranno contattati dal Ministero per gli adempimenti conseguenti.

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