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Visita virtuale al Palazzo dell'Agricoltura

Il Palazzo dell'Agricoltura, in Via XX Settembre, vede la posa della prima pietra il 7 giugno 1908, per volere dell'allora Ministro Francesco Cocco Ortu, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. I lavori di costruzione si protrassero fino al 1914. Il Palazzo, concepito secondo criteri di funzionalità prima ancora che di rappresentanza, risulta tutt'ora ben inserito nel contesto urbano-architettonico dell'area, grazie alla semplicità e al rigore delle sue linee e alla funzionalità dei suoi spazi. Nell'interno il visitatore resta sorpreso nello scoprire numerose e pregevoli opere di artisti provenienti da ogni parte d'Italia. Quadri, affreschi, vetrate, decorazioni in ferro battuto, opere di diverse epoche testimoniano il valore che l'arte ha sempre riservato all'agricoltura, ricordandoci, ora più che mai, quanto è importante il rapporto tra l'uomo e la terra.

I video e le foto presentate in questa pagina permettono di compiere una visita virtuale al Palazzo dell'Agricoltura.

 
  1. 1. Il Palazzo

    Dopo la primitiva collocazione al Palazzo della Stamperia al Tritone, nel 1896 viene costruita una nuova sede presso Largo S. Susanna, su un'area demaniale dell'ex Convento di S. Maria della Vittoria.

     
  2. 2. L'Atrio

    Opera dell'ing. Canonica, ornato da 22 colonne di granito rosso, altorilievi in bronzo al di sopra delle 6 porte laterali e cornici in marmo colorato. Cinque cancellate dalle suggestive decorazioni in stile floreale fanno comunicare l'atrio con l'esterno. I cancelli, come i lampioni sulla strada e i lumi in ferro battuto dell'interno, sono opera di Alberto Gerardi.

     
  3. 3. Lo Scalone d'Onore

    Dall'atrio si accede allo Scalone di rappresentanza, dalle eleganti linee settecentesche, progettato dal Cavagnari in armonia con lo stile dell'edificio.

     
  4. 4. La Sala dei Consigli Superiori - Il Parlamentino

    La Sala dei Consigli Superiori (detta anche Parlamentino), a forma di emiciclo, è la più importante del Palazzo. Andrea Petroni, pittore nato a Venosa nel 1863, è l'autore delle sue decorazioni improntate a soggetti di genere, una moderata inclinazione verista, e a un' adesione al liberty (eccezion fatta per la figura del seminatore del soffitto).

     
  5. 5. La Sala Verde

    Accanto allo studio del Ministro si trova la sala di ricevimento detta Sala Verde, il cui apparato pittorico è opera di Giuseppe Cellini, già decoratore di Palazzo Sciarra.

     
  6. 6. Il Salone delle Commissioni dell'Industria e del Commercio - La Sala Gialla

    L'artista Giovanni Mario Mataloni ha curato le decorazioni di questo salone, che rappresentano principalmente figure femminili che danzano in coppia, secondo uno stile neocinquecentesco (nel turgore volumetrico dei corpi) e uno liberty e neoaccademico (nel disegno dei volti, delle acconciature e nei profili degli occhi).

     
  7. 7. La Biblioteca

    La prima istituzione della Biblioteca risale al 1860, con la nascita a Torino del Ministero dell'agricoltura, industria e commercio. Concepita allora come biblioteca di servizio per gli impiegati del Ministero, trova una nuova sistemazione nel 1871 nel Palazzo della Stamperia.

     
  8. Galleria fotografica - il Palazzo dell'Agricoltura

    I testi delle didascalie delle foto sono di Angela Cipriani, dal volume "Il Palazzo dell'Agricoltura", 1982, Editalia, Edizioni d'Italia S.p.A.

     
 
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