Programma indigenti
La povertà alimentare colpisce circa 690
milioni di persone nel mondo; purtroppo si registra un preoccupante incremento
delle persone che scivolano verso la soglia di povertà anche nei paesi
sviluppati. Questo fenomeno è negativo sia per le circostanze sociali, sia il
benessere mentale, nonché fisico della persona.
Al fine di arginare la diffusione di questo
fenomeno e supportare gli indigenti, le autorità politiche internazionali,
europee e nazionali hanno previsto ingenti somme da utilizzare per l'acquisto
di beni e servizi da offrire alle persone più bisognose.
A livello
internazionale, l'obiettivo di porre fine a ogni forma di povertà nel mondo
ha sempre avuto un ruolo centrale, tant'è che ora è il primo obiettivo dell'Agenda
2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. In particolare, la
comunità internazionale si impegna, entro il 2030, a sradicare la povertà
estrema - che attualmente viene misurata sulla base di coloro che vivono con
meno di $ 1,25 al giorno - per tutte le persone in tutto il mondo. Inoltre, entro
il 2030, la comunità internazionale ha l'obiettivo di ridurre almeno della metà
la quota di uomini, donne e bambini di tutte le età che vivono in povertà in tutte
le sue forme, secondo le definizioni nazionali. Al fine di raggiungere tali
obiettivi, occorre assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i
più poveri e vulnerabili, abbiano uguali diritti alle risorse economiche, insieme
all'accesso ai servizi di base. Occorre, quindi, garantire una adeguata
mobilitazione di risorse da diverse fonti, anche attraverso la cooperazione
allo sviluppo; ciò al fine di fornire mezzi adeguati e affidabili per i paesi
in via di sviluppo. Nello specifico, i paesi più avanzati dovrebbero sostenere
ulteriormente sia economicamente, sia attraverso iniziative di cooperazione
tangibili i paesi meno sviluppati. Di contro, questi ultimi devono redigere ed
attuare programmi e politiche tesi a limitare fortemente, o anche a debellare, la
povertà in tutte le sue forme.
In questo scenario occorre anche considerare
che è necessario rinforzare gli strumenti tesi a migliorare la capacità
operativa dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.
Nel contempo, agevolare i programmi per ridurre l'esposizione e la vulnerabilità
delle persone povere ad eventi climatici estremi, catastrofi e shock economici,
sociali e ambientali.
Queste importanti riflessioni e obiettivi
rientrano nelle priorità del G20, soprattutto perché l'umanità si trova ad
affrontare ingenti sfide globali, dai cambiamenti climatici alla lotta contro
le disuguaglianze, nonché i profondi danni causati dalla pandemia, la quale ha
avuto un'incidenza negativa sui sistemi sanitari, sugli indici di povertà e
sull'andamento dell'economia globale.
La situazione odierna ha messo in luce un
importante considerazione: nell'epoca in cui viviamo, i problemi locali possono
rapidamente trasformarsi in sfide globali.
Ciò dimostra che non si può prescindere
da soluzioni comuni che ci permettano di migliorare la vita dell'umanità e del
pianeta, adottando tecnologie e strumenti innovativi per assicurare una
crescita più verde e inclusiva.
A livello
europeo, in particolare il Parlamento europeo ed il Consiglio, hanno
adottato il Regolamento UE n 223/2014, 11 marzo 2014, che istituisce il Fondo
di aiuti europei agli indigenti.
L'Unione europea, con il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)
ha programmato un intervento per fronteggiare la difficile situazione sociale
evidenziata dal crescente numero di persone che precipitano sotto la soglia di
povertà. Il sostegno del FEAD aiuta le persone a compiere i primi passi per
uscire dalla povertà e dall'emarginazione.
Il FEAD promuove la
coesione sociale e rafforza l'inclusione sociale, concorrendo così
all'obiettivo di eliminare la povertà nell'Unione iniziando dal ridurre di almeno
20 milioni il numero delle persone a rischio di povertà e di esclusione
sociale. Contribuisce al conseguimento dell'obiettivo specifico di alleviare le
forme più gravi di povertà, prestando un'assistenza non finanziaria alle
persone indigenti mediante prodotti alimentari e/o assistenza materiale di
base, nonché attività a favore dell'inclusione finalizzate all'integrazione
sociale delle persone indigenti.
A tal fine
la Commissione UE ha valuto e approvato i programmi nazionali per il
periodo 2014-2020, sulla cui base le autorità nazionali hanno
adottato le singole decisioni che portano all'erogazione dell'assistenza. In
particolare, le autorità nazionali hanno acquistato direttamente il cibo e i
beni per fornirli alle organizzazioni caritatevoli partner, oppure hanno
finanziato le organizzazioni affinché provvedessero agli acquisti. In
quest'ultimo caso, le organizzazioni caritatevoli partner hanno potuto
distribuire direttamente il cibo e i beni.
Nell'aprile 2020, in
seguito all'emergenza COVID-19, il suddetto Regolamento UE n. 223/2014 è stato
modificato ed è stato introdotto il Regolamento UE n. 2020/559 che riporta
specifiche misure per affrontare la crisi pandemica. Nel febbraio 2021 il
regolamento FEAD è stato modificato per far sì che
il fondo possa essere rafforzato con trasferimenti finanziari da REACT-EU in
risposta alla crisi del coronavirus.
In termini reali, per il periodo 2014-2020 sono stati stanziati,
a livello europeo, per il FEAD oltre
3,8 miliardi di euro. Inoltre, i paesi dell'UE hanno contribuito al
rispettivo programma nella misura di almeno il 15% mediante cofinanziamenti nazionali.
L'attuazione del Programma FEAD è deputata al Ministero
del lavoro e delle politiche sociali, e gestita quale autorità intermedia
l'AGEA che cura la predisposizione di bandi, la pubblicazione e provvede
all'assegnazione delle risorse per la distribuzione delle derrate alimentari
acquistate grazie ai finanziamenti del FEAD. Il Mipaaf cura, in questo
contesto, la elaborazione della lista dei prodotti che devono costituire
oggetto di acquisizione, previo assenso del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Per i dettagli, si invita a consultare la pagina FEAD nel sito del MLPS.
A livello
nazionale, il Parlamento italiano ha istituito Il Fondo di distribuzione
derrate alimentari agli indigenti (Fondo nazionale indigenti), presso l'Agenzia
per le erogazioni in agricoltura - AGEA, come previsto dal comma 1 dell'art.
58, del decreto legge n. 83 del 2012 (legge n. 134 del 2012), conformemente
alle modalità riportate nel regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013.
Ai sensi della legge 7 agosto 2012, n. 134,
articolo 58, comma 2, il Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali,
adotta, entro il 30 giugno di ciascun anno, il programma annuale di
distribuzione delle derrate che identifica le tipologie di prodotto, le
organizzazioni caritatevoli beneficiarie, nonché le modalità di attuazione.
Con decreto del Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali del 4 giugno 2014, n. 3399, è stato istituito
il «Tavolo permanente di coordinamento», successivamente modificato dalla
cosiddetta Legge Gadda - n. 166/2016, ora «Tavolo per la lotta agli sprechi e
per l'assistenza alimentare», cui compete, tra l'altro, la formulazione di
pareri e proposte relativi alla gestione del fondo e delle erogazioni liberali
di derrate alimentari.
La legge di stabilità 2014 (art. 1, comma 224,
legge 147/2013) ha introdotto norme sulla raccolta e distribuzione gratuita
agli indigenti di prodotti alimentari da parte delle ONLUS e degli operatori
del settore alimentare, prevedendo che tali soggetti debbano garantire un
corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti,
ciascuno per la parte di competenza (commi 236-239).
Annualmente il Parlamento Italiano assegna al
fondo in causa risorse finanziarie per sostenere l'azione dell'Amministrazione
e degli enti caritatevoli che distribuiscono generi alimentari alle persone più
bisognose presenti nel territorio italiano. Con Decreto del 06/10/2020 - "Programma annuale di distribuzione di
derrate alimentari per l'anno 2020" - il Parlamento ha assegnato risorse
straordinarie pari a 250.000.000 di Euro.
L'amministrazione ha recepito le esigenze
rappresentate dalla "catena della solidarietà", ritenendo meritevoli di
specifiche attenzioni, nella finanziaria 2021 (Legge n. 178/2020 art.1 comma
399) ha previsto risorse pari a 40 Mln di euro da destinare all'acquisto di
prodotti alimentari da distribuire nel 2021. Infatti, con Decreto del 26 luglio
2021 - "Programma annuale di
distribuzione di derrate alimentari per l'anno 2021" - il Parlamento ha
assegnato risorse, come detto in precedenza, pari a 46.900.000 di Euro.
In calce, si riporta la slide che rappresenta
lo stato dell'arte aggiornato degli impegni dell'amministrazione.
Normativa
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