Sprechi alimentari - Legge N.166/2016
Secondo i dati della FAO
circa 690 milioni di persone nel mondo oggi soffrono la fame e ben tre
miliardi non possono permettersi un'alimentazione sana. Nonostante questo, le
perdite e gli sprechi alimentari non accennano a diminuire: circa un terzo di
tutti gli alimenti prodotti nel mondo va perso o sprecato nel passaggio
fra il produttore e il consumatore. Inoltre, solamente nell'Unione
europea, ogni anno vanno persi o sprecati circa 87,6 milioni di
tonnellate di cibo.
Secondo la definizione
della FAO, le perdite alimentari si verificano nel tragitto tra il campo
e la vendita al dettaglio (esclusa), mentre gli sprechi alimentari si osservano
a livello di vendita al dettaglio e di consumo (includendo i servizi di
ristorazione e i nuclei familiari). Tra le cause vi è l'errata
manipolazione, l'inadeguatezza delle modalità di trasporto o
immagazzinamento, l'assenza di capacità lungo la catena del freddo,
condizioni atmosferiche estreme, l'esistenza di norme di qualità sull'aspetto esteriore,
infine all'assenza di capacità di pianificazione e competenze culinarie tra i consumatori.
Combattere le perdite e gli sprechi alimentari, non solo ha un'incidenza
positiva sulla sicurezza alimentare e sulla malnutrizione, ma
contribuisce anche alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Per questi motivi, sia a livello internazionale sia a livello europeo, ci sono
degli impegni volti a diminuire gli sprechi alimentari pro capite. Tra le
principali azioni proposte per raggiungere questo obiettivo, vi sono:
2015 - a livello internazionale: Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in
particolare, con l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12.3"12.3
Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita
al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione
e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto"
2016 - Unione europea: il Consiglio adotta conclusioni che delineano iniziative
volte a ridurre gli sprechi alimentari e invita la Commissione e gli
Stati Membri a:
● migliorare il monitoraggio e la raccolta dati, al fine di comprendere meglio la problematica;
●
concentrarsi sulla prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari e
sul maggiore uso della biomassa nella legislazione futura dell'UE;
●
facilitare la donazione dei prodotti alimentari
invenduti a organismi di beneficenza, al fine di garantire una
maggiore sicurezza alimentare.
2016 - Italia: a seguito di questo invito da parte del Consiglio europeo,
l'Italia ha provveduto a emanare la Legge 19 agosto 2016, n. 166 - anche nota come Legge Gadda. Questa
legge prevede le disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione
di prodotti alimentari e farmaceutici; inoltre, ha come fine la solidarietà sociale
e la limitazione degli sprechi. A tal proposito, la legge persegue la finalità
di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione,
trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti attraverso
la facilitazione nel recupero e nella donazione delle eccedenze
alimentari, la limitazione degli impatti negativi sull'ambiente promuovendo
il riuso e il riciclo. Infine, sarebbe da incentivare la promozione di attività
di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle
istituzioni, con particolare riferimento alle giovani generazioni. Al
fine di poter svolgere e coordinare queste attività, la legge prevede
l'istituzione di un tavolo di coordinamento che vede racchiudere le
rappresentanze dei diversi Ministeri, tra cui il Ministero del lavoro e
delle politiche sociali e il Ministero della salute.
Nel 2018 e nel 2020 sono state condotte due valutazioni dei progressi in
materia di perdite e sprechi alimentari. Da queste valutazioni è emerso
quanto il tema delle perdite e degli sprechi alimentari sia centrale e di
influenza per altre tematiche, come quelle legate alla lotta contro la
fame e i cambiamenti climatici. Per questo motivo, il presente tema è
stato considerato, a livello europeo, nel Green
Deal europeo e nella strategia europea From
Farm to Fork, mentre a livello nazionale fa parte degli interventi
relativi alla transazione ecologica.
La Commissione europea ha istituito un gruppo di lavoro con i rappresentati
degli Stati Membri, EU Platform on Food Losses and Food Waste, al fine di instaurare un confronto
costruttivo con le rappresentanze nazionali che trattano la questione dedicata alla
gestione degli sprechi alimentari. Il Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali - Dipartimento delle Politiche europee ed
internazionali e dello sviluppo rurale - Direzione Generale delle politiche internazionali
e dell'Unione europea ha, quindi, istituito un tavolo per la lotta agli sprechi
e per l'assistenza alimentare che lavorerà in maniera parallela e sinergica ai lavori
della Commissione. Questo tavolo di lavoro si basa su tre pilastri:
●
I PILASTRO: ACTION. Si discute delle best practices, al fine di costituire delle linee guida.
●
II PILASTRO: MISURAZIONE DEGLI SPRECHI ALIMENTARI.
● III PILASTRO:
QUESTIONE DELLE DATE DI SCADENZA sui prodotti alimentari, per migliorare la
distribuzione e soprattutto l'utilizzo delle derrate alimentari ritirate dal
circuito commerciale.
Al fine di realizzare le attività previste per il tavolo di lavoro, la
Direzione Generale delle politiche internazionali e dell'Unione europea
ha firmato una convenzione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura
e l'analisi dell'economia agraria (CREA). Questa collaborazione ha
portato alla creazione di uno strumento fondamentale per il tavolo di lavoro,
l'Osservatorio
sugli sprechi alimentari.
L'Osservatorio sugli sprechi alimentari permette di svolgere l'importante
attività di monitoraggio degli sprechi per poter conoscere la specifica
situazione nazionale e, conseguentemente, poter sostenere attività di
ricerca idonee alla risoluzione delle problematiche riscontrate.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha pubblicato un
bando annuale per una selezione pubblica nazionale per l'erogazione di
contributi per il finanziamento di progetti innovativi, relativi alla
ricerca e allo sviluppo tecnologico, nel campo della shelf life dei prodotti alimentari e al confezionamento dei
medesimi, finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle
eccedenze alimentari, nonché per il finanziamento di progetti di servizio
civile nazionale, che assicurino una concreta applicazione dei risultati
conseguiti.
A questo bando possono partecipare enti pubblici, università, organismi di
diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica; così
come associazioni, fondazioni, consorzi, società, aggregazioni, nelle
forme consentite dalla vigente normativa, anche temporanea o nella forma
di start up. Nel corso del 2020, grazie a questa importante iniziativa,
sono stati finanziati 15progetti volti a:
1. innovare
tecniche di shelf life e di confezionamento dei prodotti alimentari;
2. limitare le eccedenze alimentari attraverso il riuso e il riciclo;
3. facilitare il processo di donazione.