Naviga

Comunicati stampa

Bilaterale della Ministra Bellanova con l'omologa portoghese Maria do Céu Antunes
Bellanova: "Necessario un lavoro comune per migliorare i testi dei regolamenti PAC.Meno rigidità e vincoli nella redazione dei piani strategici per rispondere realmente alle esigenze dei diversi paesi"

(02.12.2020)

Un passaggio importante, in cui sono state evidenziate le priorità italiane in vista della chiusura formale del negoziato sulla PAC post 2021 e identificate le posizioni comuni e le strategie condivise per l'avanzamento dei dossier ancora aperti: dall'architettura verde, alla gestione del rischio, alla strategia Farm to Fork, fino all'etichettatura nutrizionale.

Si è svolto questa mattina in video collegamento il bilaterale della Ministra Teresa Bellanova con l'omologa portoghese Maria do Céu Antunes. Occasione per avviare il confronto in vista della prossima Presidenza del Consiglio dell'Unione europea del Portogallo, dal 1° gennaio 2021.

"Mi auguro che si possa giungere alla chiusura del negoziato sulla PAC nel corso del prossimo semestre e che, durante i triloghi, i testi dei regolamenti concordati in Consiglio possano essere ulteriormente migliorati. Naturalmente la nostra disponibilità a un lavoro comune è massima", ha esordito la Ministra Bellanova, prima di passare ai temi della riforma prioritari dell'Italia.

"L'architettura verde è stata molto dibattuta in Consiglio", ha sottolineato la Ministra, "e l'Italia ne condivide gli obiettivi, ma siamo fortemente preoccupati per la complicazione ed i pesanti oneri burocratici che il new delivery model si porterà dietro".

Quindi, sulla gestione del rischio, "l'Italia ritiene che gli attuali strumenti debbano essere rafforzati, discorso che vale soprattutto per i Paesi mediterranei, più di altri sottoposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Per questa ragione abbiamo proposto di dedicare una piccola quota dei pagamenti diretti alla creazione di un fondo di mutualizzazione: in Lussemburgo questa possibilità è stata accolta, ma le risorse dedicate sono assolutamente insufficienti. Per questo chiediamo che la percentuale del 1% debba essere portata almeno al 3%".

Riguardo alla strategia Farm to Fork, Bellanova ha evidenziato la cautela italiana sul meccanismo delle raccomandazioni della Commissione tese a favorire l'allineamento tra Piani strategici e Strategia: "troppa rigidità", ha evidenziato, "rischia di rendere difficile l'adeguatezza del Piano alle esigenze nazionali". A questo proposito, "ritengo utile", ha proseguito Bellanova, "veicolare un messaggio chiaro alla Commissione da parte di tutti gli Stati membri, per ribadire la necessità che ai singoli Paesi sia garantita la flessibilità necessaria per adattare la strategia europea sul proprio territorio".

E sul biologico, ribadendo la condivisione con "gli ambiziosi obiettivi ambientali della Strategia dal campo alla tavola e biodiversità", Bellanova ha indicato la necessità di promozione specifica del settore attraverso un Piano strategico "che potrebbe vedere la luce durante il semestre di Presidenza portoghese", e ha precisato: "Sosteniamo fortemente i propositi della Commissione di creare le condizioni per il suo sviluppo. Tuttavia questo non può andare a discapito di un quadro normativo rigoroso, come lo è quello italiano".

Da parte nostra", ha aggiunto, "abbiamo già adottato misure atte a rafforzare la fiducia dei consumatori, che potrebbero utilmente contribuire al futuro Piano strategico della UE. Tra queste l'istituzione di mense scolastiche biologiche nelle scuole supportata dal sostegno pubblico per evitare aggravi di costo sulle famiglie; una tassa di scopo a carico dei fitofarmaci e un fondo per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica".

Infine, la Ministra ha ribadito il forte interesse italiano sul tema dell'innovazione tecnologica e dell'agricoltura di precisione: "due strumenti indispensabili per permettere al settore agricolo di raggiungere gli ambiziosi obiettivi della strategia Farm to Fork", e l'impegno sulla lotta biologica ai parassiti animali e vegetali. "Problema molto attuale in Italia".

Ufficio Stampa





 
torna all'inizio del contenuto