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Comunicati stampa

Saluto Ministra Teresa Bellanova alla Phygital Edition -  XXIII Edizione del congresso di APCI - Associazione Professionale Cuochi Italiani, "Les Toques Blanches d'Honneur" 2020 

(10.11.2020)

Buongiorno a tutte e a tutti,
un saluto al Presidente Carcangiu, al Direttore Generale Sonia Re, a tutte e a tutti i partecipanti ai diversi panel che scandiranno la giornata odierna, a tutti coloro collegati con noi in questo momento.
Ringrazio l'Associazione Professionale Cuochi Italiani per questo invito a condividere un momento importante della vostra vita associativa in un tempo così complicato e difficile e mi scuso fin d'ora se dovrò lasciarvi subito dopo.

Se guardo alle parole che tematizzano la discussione odierna, rilevo le stesse che spesso ci hanno accompagnati in questi difficili mesi e registro una tenacia e una resistenza che considero preziosissime, perché in questo momento rappresentano il nostro viatico migliore: non arrendersi. 
Una forza che dobbiamo mettere a valore e a sistema al servizio certo dell'immediato ma anche di una strategia capace, come voi dite, e io sono perfettamente d'accordo, di rispondere all'oggi e dare prospettive.
Era con questo affidamento reciproco che si era chiuso lo scorso maggio il Tavolo sulla ristorazione convocato insieme al Ministro Patuanelli e io voglio partire oggi da lì, dicendo che è mia intenzione condividere con il Ministro Stefano Patuanelli la riconvocazione quanto prima del Tavolo per riprendere le fila del confronto avviato.
E tirare le fila anche sulle misure messe in campo in questi mesi per il vostro settore, e che nel Dl Rilancio e poi negli ultimi Dl Ristori vedono il riconoscimento di contributi a fondo perduto per le vostre aziende che abbiano perso almeno il 33per cento di fatturato nell'aprile 2020 rispetto all'aprile del 2019. 
So che su questo molti di voi lamentano criticità e proprio per questo ritengo che il Tavolo di confronto debba essere il luogo deputato a misurare punto per punto tutti i temi.
Approfitto però di questa occasione, e vengo al mio ambito precipuo, per rimarcare un punto ben presente nei vostri interventi di apertura: la ristorazione è un pezzo centrale, un pezzo nevralgico, della filiera agroalimentare. 
Ed è proprio perché credo questo, che ho combattuto per il Fondo ristorazione, ormai pronto a partire dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Lo è perché il vostro settore rappresenta per la filiera agroalimentare tra il 35 e il 40per cento di sbocco, soprattutto nei segmenti di eccellenza, e perché senza di voi la nostra distintività agroalimentare è compromessa.
Siete voi, i vostri associati, centinaia di migliaia di imprenditori, tutte le lavoratrici e i lavoratori che animano quello straordinario patrimonio che è la cucina italiana i migliori testimonial delle nostre eccellenze. 
Se il made in Italy ha il successo globale che tutti conosciamo è anche grazie a tanti artigiani del cibo che ogni giorno lavorano nelle cucine. 
E' un patrimonio troppo prezioso, dobbiamo difenderlo. 
Perché senza ristoranti la filiera agroalimentare si ferma. 
Ed è importante e significativo che proprio da voi, oggi giungano indicazioni per affrontare le criticità di questo momento aprendo scenari nuovi, dal menù digitale alle app per la creazione del servizio personalizzato di delivery fino alla blockchain per la sicurezza e la certificazione dei prodotti nei confronti del cliente finale.
Tuti temi che sarà importante affrontare insieme, per meglio delineare le prospettive e le strategie su cui impegnarci.
Non è mio compito dire quando potremo superare del tutto le regole che oggi vi mettono in difficoltà. Sapete che ho combattuto fino alla fine perché l'orario di chiusura dei vostri locali fosse fissato alle 23. 
Perché sono convinta che chi ha fatto sforzi e investimenti per mettersi in regola e rispettare le norme non deve sentirsi ulteriormente penalizzato ma anzi va incoraggiato perché anche questo ci aiuta a convivere con il virus in sicurezza. E perché in questo modo non si correva il rischio di moltiplicare nelle case le cosiddette riunioni informali.
E oggi voglio dirvi che è dunque finalmente ai nastri di partenza il Fondo ristorazione a cui abbiamo destinato 600 milioni e che dal primo momento ho considerato importante per sancire il fortissimo legame tra ristorazione e filiera agroalimentare, convinta dovesse funzionare in modo immediato e automatico, per garantire immediata liquidità a voi e alle vostre aziende.

Il meccanismo è semplice: un contributo a fondo perduto destinato ai ristoranti, alle mense, agli agriturismi, ai catering per eventi, ai ristoranti degli alberghi, per l'acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, per valorizzare la materia prima di territori e, appunto, il vostro ruolo di ambasciatori indiscussi del Made in Itali nel mondo. 
In questo modo diamo una risposta efficace al mercato interno, alle vostre aziende, alle donne e agli uomini che vi lavorano e a tutta la filiera, rilanciamo gli acquisti di prodotti agroalimentari di qualità e di origine italiana, impediamo lo spreco alimentare per puntare al recupero virtuoso delle eccedenze alimentari. Punto sensibilissimo su cui molti di voi sono già impegnati. 
Sarà sufficiente? La domanda la faccio io per prima e dico che probabilmente non lo sarà. 
Allo stesso tempo invito tutti, senza polemica, a considerarlo, come anche gli altri accennati all'inizio, un primo fondamentale passo.

Gli altri dovremo farli insieme condividendo tassello dopo tassello una strategia ampia che riconosca sempre più precisamente alla ristorazione il ruolo che le è proprio e che non guarda solo al cibo.
Perché voi incidete contemporaneamente su qualità e bellezza delle nostre città, eccellenza e qualità dell'ospitalità italiana nel nostro Paese e nel mondo, nuova vita nelle nostre aree interne con il sistema degli agriturismi e dell'agricoltura multifunzionale, e su un pezzo importante del mercato del lavoro  che io ritengo debba sempre più caratterizzarsi per alta e altissima qualità della formazione e qualità e tutela occupazionali. 
In questi mesi drammatici, e mi avvio a concludere, abbiamo difeso, sostenuto e lavorato per rilanciare la filiera agroalimentare con investimenti, al netto delle misure orizzontali, per oltre quattro miliardi di euro. 
Solo con gli ultimi due Decreti, Ristori 1e 2, destiniamo alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, incluse le aziende produttrici di vino e di birra, 700 milioni per l'esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali nei mesi di novembre e dicembre e per il Fondo perduto.
Sul fondo perduto abbiamo destinato complessivamente 3 miliardi e mezzo. 
Siamo già al lavoro sulla Legge di bilancio dove rilanciamo due nostre misure bandiera come "Donne in campo" e il sostegno alle start up agricole giovanili, con l'esonero contributivo per 24 mesi, e puntiamo in modo significativo su sostegno e rafforzamento delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, proponendo investimenti per 150milioni destinati ai contratti di filiera.
Una cosa per me è molto chiara: agricoltura, pesca, filiera agroalimentare nella sua completezza, e dunque ristorazione inclusa, garantendo cibo al Paese, in questi mesi hanno garantito anche coesione sociale. 
Quando parlo di qualità, eccellenza, sicurezza alimentare, tracciabilità, diritto del consumatore ad essere informato in modo trasparenze e corretto sull'origine dei cibi e sul viaggio dal campo e dal mare alla tavola mi riferisco a un intero sistema e parlo anche di voi, delle vostre aziende piccole e grandi, delle donne e degli uomini che con coraggio e determinazione continuano a indossare quel meraviglioso cappello per dare ogni giorno il meglio di sé.
Per questo vi ringrazio e mi auguro di poter quanto prima ritrovarci per affrontare il tanto che c'è da fare e che sono sicura faremo insieme.




UFFICIO STAMPA





























 
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