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Comunicati stampa

Nuova Pac: Oggi l'incontro con le associazioni agricole. Bellanova: "Interlocuzione importante per la qualita' e l'adeguatezza degli strumenti. Al lavoro per rendere le norme più flessibili e semplici per amministrazioni ed imprese"


(13.10.2020)


"Il Piano Strategico nazionale rappresenta per la Commissione Europea il principale strumento per garantire efficacia alla futura PAC e per far comprendere ai cittadini il contributo del settore agricolo alla transizione ecologica dell'intera economia. Lavoreremo per rendere le norme più flessibili e semplici, per amministrazioni ed imprese. Molti passi avanti sono stati fatti in questi mesi rispetto alla proposta della Commissione del 2018 ma sulla complessità del Piano occorre lavorare ancora". Così la Ministra Teresa Bellanova aprendo, stamane, l'incontro al Mipaaf in video collegamento con le associazioni del settore, in vista della riunione del Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura di lunedì e martedì prossimi a Lussemburgo. Incontro opportuno, ha evidenziato la Ministra, perché "l'affinamento degli strumenti sia quanto più coerente con le attese del settore".

"Obiettivo della Presidenza tedesca", ha dunque ricordato Bellanova, "raggiungere un accordo generale sull'intero pacchetto della PAC. E nella sessione plenaria del prossimo 21 ottobre anche il Parlamento europeo dovrebbe votare il suo mandato negoziale sull'intero pacchetto. Questa fase non sarà semplice, si prevedono infatti oltre 1.000 emendamenti al testo della Commissione. Subito dopo, dovremo metterci a lavorare sul nuovo Piano Strategico, ferme restando le scelte nell'ambito del Recovery. Nel frattempo, avremo a disposizione una fase transitoria di due anni, il che significa che le attuali regole sulla Pac dovrebbero valere fino al 31 dicembre 2022".

Tra gli elementi affrontati nel corso del confronto, anche quello relativo all' architettura verde, ossia l'insieme delle misure ambientali, tra primo e secondo pilastro, con la necessità di definire il contenuto degli ecoschemi e la percentuale minima di risorse dedicate. "Sono convinta, e in questa direzione lavoreremo", ha affermato Bellanova, "della necessità di un approccio più flessibile, e con maggiori garanzie, su allocazione delle risorse da destinare e gestione delle somme eventualmente non spese. Su questo punto continueremo a chiedere maggiori garanzie". 

Positivo, invece, questa la valutazione della Ministra condivisa dal settore, lo schema semplificato per i piccoli agricoltori (con meno di 5 ettari), così come lo stato dell'arte sulla condizionalità: "Sono stati compiuti molti progressi semplificando e rendendo più flessibili le scelte per gli agricoltori. In particolare su rotazioni e diversificazione come sulle aree ecologiche, con l'esclusione delle colture permanenti. E progressi anche sulla definizione dell'agricoltore vero e proprio, lasciando ai singoli Stati, come è giusto che sia, la massima libertà nell'individuare i soggetti che potranno beneficiare dei pagamenti della PAC".
Infine, aiuti accoppiati e gestione del rischio. Sui primi, "siamo riusciti ad ottenere un buon testo di compromesso", ha evidenziato la Ministra. "Per quanto riguarda gli aiuti settoriali, le OCM vengono mantenute, e così il relativo budget, che invece cresce sostanzialmente nel settore apistico. E per l'OCM olio d'oliva siamo al lavoro per prevedere, come nel settore vitivinicolo, interventi di investimento e ristrutturazione produttiva". Quindi, gestione del rischio. "Il nostro obiettivo è un nuovo fondo di mutualizzazione nazionale, per riorganizzare gli interventi "ex-post" del Fondo di solidarietà nazionale, la cui utilità è messa in discussione ad ogni evento meteorologico di una certa entità", ha concluso la Ministra.
 
 
 
 



Ufficio Stampa


 
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