Comunicati stampa

Interrogazione a risposta immediata 7 Novembre 2018 - Le risposte del Sottosegretario Alessandra Pesce
(07.11.2018)
Interrogazionea risposta immediata in Commissione dell'On. Benedetti
Signor Presidente, Onorevoli colleghi,
premetto che con decreto del nostro Ministro, in data 14 settembre 2018 è stato istituito il Tavolo di Filiera Foresta legno come previsto dall'art. 14 del Decreto legislativo n.34 del 2018,cosiddetto Testo unico foreste e filiere forestali (TUFF).
Il Tavolo di Filiera è composto dai rappresentanti dei Ministeri competenti in materia forestale, ambientale, paesaggistica e di sviluppo economico (diversamente articolati a seconda di ciascun decreto), da una rappresentanza delle Regioni e Provincie Autonome designata dalla Conferenza Stato-Regioni, da rappresentanti del mondo universitario e della ricerca, del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali , dell''Istituto nazionale di statistica, delle associazioni di protezione ambientale più rappresentative per criteri di presenza territoriale, rilevanza internazionale e numero di associati, del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, del Consiglio per la ricerca in agricoltura, dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo, dell'Agenzia perle erogazioni in agricoltura, dell' Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, delle organizzazioni professionali agricole e forestali maggiormente rappresentativea livello nazionale, dei sindacati agricoli e forestali e delle unione e associazioni nazionali di settore.
Ciò posto, rilevo che è stata delineata la procedura per la redazione delle bozze di decreti attuativi previsti dal TUFF e affidate al Tavolo di filiera, attraverso l'individuazione di un sottogruppo di lavoro per ogni decreto, composto da alcuni rappresentanti del Tavolo di Filiera integrati da esperti delle materie trattate, ai sensi articolo 3 comma 3, del citato decreto del 14 settembre scorso.
Il coordinamento dei Gruppi di lavoro del Tavolo filiera foresta legno previsti per la definizione di ogni Decreto sarà assicurato dalla Direzione Foreste del Ministero con il supporto tecnico del Consiglio per la ricerca in agricoltura - Politiche e Bioeconomia.
Preciso al riguardo che i Gruppi di lavoro del Tavolo Filiera saranno supportati dalla Società italiana di studi ecologici e forestali, attraverso apposite relazioni tecnico-scientifiche.
Ciascun Gruppo di lavoro seguirà autonome tempistiche e metodologie di lavoro nell'ambito di un cronoprogramma già approntato che consentirà di poter disporre, comunque entro 180 gg dall'istituzione dello stesso Gruppo di lavoro, della proposta di Decreto da sottoporre alla consultazione del Tavolo di Filiera.
Infine, conclusa la fase di confronto ed elaborazione, i singoli Decreti saranno avviati all'iter di approvazione previsto dai rispettivi articoli del Decreto legislativo n. 34 del 2018.
Interrogazione a risposta immediata On. De Carlo
Signor Presidente, Onorevoli colleghi,
il settore del latte bovino viene sostenuto dalla Politica agricola comune, in particolare attraverso l'articolo 52 del regolamento (UE)n. 1307/2013, che destina specifici contributi ai settori in difficoltà.
Alle vacche da latte è infatti concesso un premio accoppiato in favore di ciascun animale che abbia partorito nell'anno solare di riferimento, a condizione che sia allevato in una stalla il cui latte consegnato possa dimostrare di rispettare almeno due dei seguenti tre parametri igienico-sanitari:
a) tenore di cellule somatiche inferiore a 300.000 per ml;
b) tenore in carica batterica inferiore a 40.000 per ml (a 30° C);
c) una concentrazione in proteine superiore al 3,35%.
Qualora la vacca venga mantenuta per almeno sei mesi in un allevamento montano, l'allevatore ha diritto ad un premio ulteriore.
Inoltre, per il 2019 è stato previsto uno specifico plafond destinato ai soli allevamenti di montagna pari a circa 25 milioni di euro, checonsentirà così di salvaguardarne il sostegno anche in caso di diminuzione del numero complessivo dei capi presenti in zone montane, aumentandone il premiounitario.
Come ulteriore aiuto per gli agricoltori delle zone di montagna equelli delle aree svantaggiate localizzati nei Comuni colpiti dal terremoto nel2016 e 2017 è stata prevista la possibilità di accedere al regime di aiutonazionale a favore della zootecnia estensiva istituito da questo Ministero conuna dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2018. Il regime di aiutofunziona con le regole del de minimisagricolo, il cui limite è pari a 15.000 euro nell'arco di tre esercizifinanziari.
I richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: presenza diprati permanenti ammissibili ubicati in zone montane; i prati permanentiricadenti nei Comuni colpiti dal sisma del 2016 e 2017 sono ammissibiliall'aiuto anche se situati in zone svantaggiate; le superfici agricole oggettodell'aiuto devono risultare a disposizione dell'azienda richiedente alla datadella presentazione della domanda di aiuto, essere mantenute in uno statoidoneo al pascolo e, per ciascun ettaro di prato permanente dichiarato nelpiano di coltivazione, il carico di bestiame annuo deve essere compreso tra 0,1e 6 UBA.
Interrogazione arisposta immediata On. Fornaro
Signor Presidente, Onorevoli deputati,
rilevo in premessa che il Ministro Centinaio stamonitorando con estrema attenzione la reale situazione concernente l'erogazionedel finanziamento di Agecontrol da parte del socio unico Agea.
Ciò posto ricordo che il decreto legislativo n. 74del 2018 attua la delega di cui all'articolo 15 della legge n. 154 del 2016 cheprevede la riorganizzazione delle competenze del sistema di erogazione degliaiuti comunitari affidati ad Agea e agli Organismi pagatori regionali e lariorganizzazione del sistema dei controlli svolti da Agecontrol.
Mi preme evidenziareche, nonostante l'applicazione della norma abbia dato adito a talune questioniinterpretative, per dirimere le quali sono in atto i necessari approfondimentilegislativi, per garantire lo svolgimento delle attività istituzionali nellacura di Agecontrol, senza sottrarre alla società partecipata le risorsefinanziarie necessarie, l'Agenzia ha provveduto al versamento a consuntivo delcontributo, in base alla rendicontazione presentata dalla società.
Interrogazione arisposta immediata On. Nevi
Signor Presidente,Onorevoli deputati,
rilevo in premessa chel'articolo 45 del decreto legge n. 69 del 2013, convertito in legge n. 98 del2013 dispone, tra l'altro, che le macchine agricole siano soggetteall'accertamento dei dati di identificazione, della potenza del motore quandoricorre e della corrispondenza alle prescrizioni tecniche ed allecaratteristiche disposte a norma di legge.
In tale direzione, lalegge individua nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'Amministrazionecompetente a stabilire, di concerto con il Ministero delle politiche agricolealimentari, forestali e del turismo, i requisiti delle strutture e degli enti chepossono effettuare il predetto accertamento, secondo modalità stabilite condecreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con iMinistri delle politiche agricole e forestali, del lavoro e delle politichesociali, fatte salve le competenze del Ministro dell'ambiente e della tuteladel territorio in materia di emissioni inquinanti e di rumore.
Ciò posto mi premerilevare che, al fine di dare attuazione alla norma in parola e dare cosìseguito alle disposizioni previste dal Regolamento (UE) n. 167/2013 noto come Mother regulation, il Ministero dellepolitiche agricole alimentari, forestali e del turismo, in qualità diAmministrazione concertante, ha già presocontatti con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che haassicurato di voler avviare un appositotavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti, per individuare unasoluzione equa e condivisa della problematica evidenziata.
Interrogazione a risposta immediata On. Viviani, On. Marzana, On. Gadda
Signor Presidente, Onorevoli colleghi,
leinterrogazioni degli Onorevoli VIVIANI, MARZANA e GADDA recano analoghi quesitisulle implicazioni correlate ai più recenti e avversi eventi atmosferici chehanno colpito il Paese; pertanto ho ritenuto conveniente fornire al riguardouna risposta congiunta.
Tengo preliminarmente a precisare che questoMinistero presta la massima attenzione al tema delle imprese colpite da eventiatmosferici avversi e stiamo seguendo con ogni sforzo la situazione diemergenza che ha interessato negli ultimi giorni la Nazione, che ha subitogravi danni alle infrastrutture, alle vie di comunicazione, alle colture, alpatrimonio boschivo e al settore zootecnico, nonché alle località turistiche,soprattutto costiere.
Infatti la tempestivapresenza del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'Interno nelle areecolpite, ha voluto sinceramente testimoniare non solo l'attenzioneper la gravità di quanto è accaduto masoprattutto la vicinanza e la solidarietà alle comunità e agli imprenditori gravatida questo evento.
Le eccezionali avversità atmosferiche del 29 ottobresul territorio delle Prealpi orientali e delle zone dolomitiche interne hannoprovocato ingenti danni al patrimonio forestale pubblico e privato coinvolgendoampie aree di elevato interesse naturale, ambientale e paesaggistico.
Inattesa di una puntuale valutazione da parte delle Amministrazioni regionali eprovinciali sull'estensione degli schianti, si sta però già conducendo unacomplessa prima ricognizione - finalizzata a quantificare l'entità del dannoeconomico ed ambientale al patrimonio e al settore forestale pubblico e privato- per poter poi definire le risorse necessarie da destinare alla realizzazionedegli interventi urgenti, oltre a condurre azioni mirate per consentire direcuperare il materiale legnoso a terra, evitare problemi idrogeologici eripristinare, nel minor tempo possibile il potenziale forestale nelle areedanneggiate dalla tempesta di vento, reintegrando e ricostituendo le areeboschive pregiudicate
Lastessa iniziativa deve essere portata a termine per sostenere il più vastoprogramma di ricostituzione del potenziale danneggiato dagli eventi catastroficidegli ultimi giorni, attivando, ove possibile, le risorse previste nell'ambitodella programmazione cofinanziata dai fondi europei del "Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale"(FEASR) e "Fondo Europeo di Sviluppo Regionale"(FESR), attraverso gli strumenti dei Pianidi Sviluppo Rurale (PSR) e dei Piani OperativiRegionali (POR), privilegiando le tipologie di intervento già previstenell'ambito della Misura 8 dei PSR, in particolare le azioni di sostegnoall'imboschimento (Misura 8.1) e le azioni di Prevenzione e ripristino deidanni causati da eventi estremi.
Maanche per il settore agricolo, in collaborazione con le Regioni interessate econ il Dipartimento della Protezione Civile, si sta lavorando al censimento deidanni per attivare i più appropriati strumenti di intervento.
Proprioieri sera si è tenuta una riunione con la Protezione Civile cui ha partecipatoquesto Ministero, finalizzata a mettere a punto un dossier da inoltrare alla Commissione europea per richiedere ilcontributo del Fondo di solidarietà europeo.
Insiemecon la Protezione Civile si è concordato che la quantificazione dei danni peril settore agricolo e forestale sarà effettuata da questo Ministero.
Pertanto,lunedì prossimo, sarà organizzata una riunione in videoconferenza con leRegioni interessate dai danni e che hanno richiesto lo stato di emergenza, lacui procedura è già stata avviata e si dovrebbe perfezionare con la deliberadel Consiglio dei Ministri a giorni.
L'obiettivoè quello di definire le procedure e dettare i tempi di quantificazione deidanni in modo da inserire le nostre istanze nel predetto dossier.
Questaazione è di sostanziale rafforzamento delle norme derogatorie (a cominciare daquelle per consentire l'intervento del nostro Fondo di solidarietà) chedovranno esser inserite nelle diverse ordinanze che la Protezione Civile adotterà d'intesa con i Presidenti delle singole Regioni.
Perquanto attiene invece al settore pesca riteniamo che sia fondamentale lavalutazione di una specifica strategia a sostegno delle aree interessate dai danniche coinvolga anche le amministrazioni a livello locale, nonché il Comitato Tecnico Scientifico operativo a livello territoriale, attraverso puntualiattività di monitoraggio.
Potranno quindi esserevalutate le giuste iniziative e misure - tra cui eventualmente la dichiarazionedello stato di calamità - in grado di tutelare compiutamente gli operatori delsettore della pesca ed acquacoltura, nonché di difendere e salvaguardare questocomparto produttivo, in quanto l'eventuale possibilità di attivarefinanziamenti mirati presuppone un riconoscimento di calamità accertato scientificamente e una precisa quantificazione del danno di cui trattasi.