Comunicati stampa

Unesco, la transumanza candidata a patrimonio culturale immateriale dell'umanità
(27.03.2018)
Il Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali comunica che, questa mattina, a Parigi è stata
formalmente presentata la candidatura transnazionale de "La Transumanza" come
patrimonio culturale immateriale dell'umanità UNESCO.
La candidatura è stata avanzata
dall'Italia come capofila insieme alla Grecia e all'Austria.
Con la firma del dossier di
candidatura transnazionale da parte del Rappresentante Permanente d'Italia
presso l'UNESCO, Amb. Vincenza Lomonaco, insieme agli omologhi di Austria e
Grecia, è stato formalmente avviato il
processo di valutazione internazionale che vedrà coinvolto un organo di esperti
tecnici indipendenti e poi la successiva decisione da parte del Comitato di
governo dell'UNESCO nel novembre 2019.
La pratica tradizionale della
Transumanza rappresenta la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e
dei pastori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano in
differenti zone climatiche, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi. Il
viaggio dura giorni e si effettuano soste in luoghi prestabiliti, noti come
"stazioni di posta".
La transumanza quale elemento
culturale, dal forte contenuto identitario, ha saputo nei secoli creare forti
legami sociali e culturali tra praticanti e i centri abitati da essi
attraversati, nonché rappresentare un'attività economica sostenibile
caratterizzata da un rapporto peculiare tra uomo e natura, influenzando con la
sua carica simbolica tutti i campi dell'arte.
La transumanza è ancora oggi
praticata sia nel Centro e Sud Italia, dove sono localizzati i Regi tratturi,
partendo da Amatrice (nella cui piazza principale si svolgeva storicamente la
grande festa dei pastori transumanti) e Ceccano nel Lazio ad Aversa degli
Abruzzi e Pescocostanzo in Abruzzo, da Frosolone in Molise al Gargano in
Puglia. Pastori transumanti sono ancora in attività anche nell'area alpina, in
particolare in Lombardia e nel Val Senales in Alto Adige.
La redazione del dossier di
candidatura, coordinata a livello internazionale dal Gruppo di Lavoro UNESCO
del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, presieduto dal
prof. Pier Luigi Petrillo, ha visto il coinvolgimento attivo delle comunità
italiane che in questi anni hanno attivamente lavorato alla valorizzazione e
salvaguardia della transumanza e del fondamentale apporto di famiglie e pastori
che hanno saputo mantenere negli anni la vitalità della pratica, nonostante le
difficoltà socioeconomiche e lo spopolamento delle aree rurali.
Ufficio Stampa