Alberi monumentali d'Italia
La Legge 14/01/2013 n.10 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (GU Serie Generale n.27 del 01-02-2013) e il relativo Decreto attuativo del 23/10/2014 Istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento (GU Serie Generale n.268 del 18-11-2014), affrontano dal 2013 la tutela degli alberi monumentali in maniera organica.
Varata con l'obiettivo di fornire criteri di univocità utili alla tutela e alla salvaguardia degli alberi monumentali, la legge, oltre a fornire una definizione dell'albero monumentale, che ogni Regione ha l'obbligo di recepire a livello legislativo, stabilisce che:
- i Comuni provvedono ad effettuare il censimento degli alberi monumentali ricadenti nel territorio di propria competenza, trasmettendone i risultati alle Regioni;
- le Regioni, dopo opportuna istruttoria delle proposte comunali, redigano un elenco regionale da trasmettersi al Masaf - Direzione generale delle foreste che, per effetto del D.lgs. n.177/2016 sostituisce nella competenza il Corpo forestale dello Stato.
- il Masaf raccoglie gli elenchi regionali in un elenco nazionale degli alberi monumentali, costantemente aggiornato nel tempo.
Al fine di garantire la massima tutela agli esemplari monumentali, viene stabilito anche che:
- la legge vieta l'abbattimento degli esemplari inseriti in elenco, riservando la possibilità di effettuare specifici interventi solo a casi motivati e improcrastinabili, a fronte di autorizzazione comunale e previo parere obbligatorio e vincolante del Mipaaf - Direzione generale delle foreste.
- per il danneggiamento e gli abbattimenti non autorizzati la norma, salvo che i fatti non costituiscano reato, vengano previste sanzioni amministrative comprese tra i 5.000 e i 100.000 euro.
Il decreto interministeriale 23 ottobre 2014, attuativo del disposto normativo ha affrontato in dettaglio gli aspetti tecnici e operativi dell'intera attività di censimento nonché di quella concernente la redazione degli elenchi a livello sia regionale che nazionale, ha focalizzato l'attenzione sulle relazioni e sui flussi informativi fra Amministrazioni coinvolte e, soprattutto, ha definito i criteri di monumentalità in base ai quali un albero viene identificato come monumentale:
VALORE LEGATO ALL'ETÀ E ALLE DIMENSIONI
Aspetto strettamente legato alle caratteristiche genetiche di ogni specie (circonferenza del tronco, altezza, ampiezza e proiezione della chioma) ma anche alle condizioni ecologiche in cui si trovano a vivere i singoli esemplari di una specie. Il criterio dimensionale costituisce un elemento di filtro importantissimo nella selezione iniziale ma non imprescindibile qualora gli altri criteri siano di grande significatività: se presenti caratteri particolari che lo rendono unico (vedi criteri successivi), un albero può essere inserito in Elenco anche se le sue dimensioni sono al di sotto della media.
VALORE LEGATO ALLA FORMA E PORTAMENTO
La forma e il portamento degli alberi sono alla base del loro successo biologico e anche dell'importanza che ad essi è stata sempre attribuita dall'uomo nel corso della storia. Tali criteri hanno ragione di essere presi in considerazione, in particolare, nel caso di esemplari cresciuti in condizioni ambientali ottimali (es. condizioni di optimum ecologico, assenza di potature errate, forma libera perfetta per la specie) o particolari (es. presenza di vento dominante) o per azioni dell'uomo (es. potature) che possano aver indotto forma o portamento singolari ad essere meritevoli di riconoscimento.
VALORE LEGATO ALLA RARITÀ BOTANICA
Si riferisce alla rarità assoluta o relativa, cioè si considerano rarità da segnalare non solo le specie del tutto estranee all'area geografica di riferimento, quindi esotiche, ma anche quelle poco rappresentate numericamente in una determinata zona, come un albero che si trova a crescere in un habitat diverso da quello in cui solitamente vegeta (es. una palma in cima alla montagna o viceversa un Abete rosso in riva al mare).
VALORE LEGATO ALL'ARCHITETTURA VEGETALE
Si riferisce a particolari esemplari arborei, filari, alberature o gruppi, inseriti in un progetto architettonico unitario che valorizza i manufatti umani. Si tratta spesso di ville e parchi storici di notevole interesse storico, architettonico e turistico, ma anche di architetture vegetali minori di interesse rurale. Questo criterio va verificato e valutato d'intesa con la Soprintendenza del Ministero della Cultura territorialmente competente
VALORE STORICO-CULTURALE-RELIGIOSO
Questo criterio è legato alla componente antropologico-culturale, intesa come senso di appartenenza e riconoscibilità dei luoghi da parte della comunità locale, come valore testimoniale di una cultura, della memoria collettiva, delle tradizioni, degli usi e costumi. Questi alberi rappresentano dei veri simboli per la comunità che ritrova in questi Patriarchi una testimonianza della memoria collettiva dei luoghi, delle tradizioni, degli usi e costumi.
VALORE ECOLOGICO Il criterio ecologico, non riportato nella scheda di segnalazione perché criterio rilevabile solo da personale appositamente formato, si rileva solo per piante in particolari contesti botanici: in generale, alberi vetusti tra i cui rami, fessure e radici si è andata ad infittire, progressivamente negli anni, una rete interconnessa di organismi che rende la pianta un unicum di biodiversità.