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Museo virtuale

Benvenuti nel Palazzo "museo" dell'Agricoltura, che custodisce numerose e pregevoli opere d'arte, in parte sconosciute, che in questo spazio si vogliono valorizzare, così come la storia e il ruolo del ministero nelle vicende della nostra agricoltura, soprattutto post-unitaria. Il progetto, ideato e coordinato dalla Biblioteca Storica Nazionale dell'Agricoltura, offre ora solo alcune gallerie fotografiche ma si arricchirà, nel tempo, di tutti i contributi che, sia dall'interno che dall'esterno del ministero, saranno indirizzati alla biblioteca. Tra gli obiettivi della sua nuova direzione, infatti, figura la valorizzazione della storia e della cultura agraria del nostro paese. Tutto ciò nel tentativo di rinnovare la curiosità e l'interesse delle persone nei confronti dell'agricoltura: cioè della tutela e buon uso del territorio, della cura del paesaggio, della produzione di cibi di qualità, del rispetto dell'ambiente dal quale dipendono la nostra salute fisica e mentale. 
La direzione ringrazia in particolare i colleghi Roberto Bianchini, Stefano Federiconi e Antonio Moro, per la loro preziosa e amichevole collaborazione.

Foto Ministero.

Il Palazzo dell'Agricoltura, in Via XX Settembre, vede la posa della prima pietra il 7 giugno 1908, per volere dell'allora Ministro Francesco Cocco Ortu, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. I lavori di costruzione si protrassero fino al 1914. Il Palazzo, concepito secondo criteri di funzionalità prima ancora che di rappresentanza, risulta tutt'ora ben inserito nel contesto urbano-architettonico dell'area, grazie alla semplicità e al rigore delle sue linee e alla funzionalità dei suoi spazi. Nell'interno il visitatore resta sorpreso nello scoprire numerose e pregevoli opere di artisti provenienti da ogni parte d'Italia. Quadri, affreschi, vetrate, decorazioni in ferro battuto, opere di diverse epoche testimoniano il valore che l'arte ha sempre riservato all'agricoltura, ricordandoci, ora più che mai, quanto è importante il rapporto tra l'uomo e la terra.
I testi delle didascalie delle foto di quest'album sono di Angela Cipriani, dal volume "Il Palazzo dell'Agricoltura", 1982, Editalia, Edizioni d'Italia S.p.A.

 
Foto.

La prima istituzione della Biblioteca risale al 1860, a Torino, subito dopo la nascita del Ministero per l'Agricoltura, l'Industria e il Commercio. Concepita allora come una biblioteca "di servizio" per gli impiegati del ministero, nel 1871, dopo la presa di Roma, trova nuova collocazione presso il Palazzo della Stamperia dove, grazie a studiosi e uomini di cultura, tra Ministri e dirigenti amministrativi, si apre al pubblico, arricchendo notevolmente il proprio patrimonio bibliografico.

 
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La Biblioteca annovera tra i suoi beni librari anche un rilevante e pregiato fondo antiquario di circa 100 "cinquecentine", purtroppo non in legatura originale, ma custodite da una copertina pergamenata risalente al XVIII° secolo. Essa custodisce numerosi volumi provenienti dallo Stato Pontificio; tra le opere francesi va ricordata la collezione completa dell'opera dell'Abate De Malby (1795); le opere del '700 ammontano a circa un migliaio, mentre sono più di 200 quelle ascrivibili al secolo precedente.

 
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La Biblioteca dispone anche di un prezioso e ampio patrimonio cartografico per lo studio del territorio, al quale va aggiunta la raccolta completa del Catasto Agrario, che consente di analizzare le produzioni agricole e disporre così di elementi di informazione sulla disponibilità di derrate alimentari.

 
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Riproduzione di alcune litografie delle varietà di vite nostrane, contenute nella cospicua e pregevole raccolta della biblioteca.

 
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Il Fondo fotografico d'epoca custodito presso la Biblioteca Storica del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è costituito da circa 2.500 stampe in bianco e nero, che documentano la vita nei campi, connessa ai molteplici aspetti della ruralità italiana.

 
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